Ronaldo non si vede tanto diverso rispetto a 10
anni fa: `Ho perso in velocita` ma negli spazi brevi faccio ancora numeri`.
Dieci sono gli anni passati dalla sua prima volta in Italia con la maglia
dell`Inter: allora era il `Fenomeno` e oggi, dopo due gol all`esordio da
titolare a Siena e giocate di classe, quel titolo sembra ancora andargli a
pennello. `Di testa sono sempre un disastro, mi alleno tantissimo, ma non riesco
a migliorare - ha proseguito Ronaldo in una lunga intervista che andra` in onda
domenica pomeriggio all`interno del programma `Sky Calcio Show` - Ho ancora
tantissima motivazione, tantissima voglia, per questo sono venuto al Milan.
Questa e` la mia sfida piu` grande. Quello che mi fa muovere e` il calcio, sono
proprio le sfide` .
Ronaldo passa poi a ripercorre uno dei momenti piu` bui della sua carriera: il
malore che lo colpi` poche ore prima della finale mondiale francese del 1998. `Mi
ricordo esattamente tutto. Ero in camera, verso mezzogiorno siamo andati a
pranzo. Poi sono tornato in camera, e li` mi sono sentito male - ha proseguito -
Sono svenuto per cinque minuti, credo. Poi sono arrivati i dottori, c`era anche
Leonardo. Io, svenuto, non ricordavo niente, poi mi sono svegliato ma per me era
come se non fosse accaduto nulla. Mi ricordo che Leo camminava con me verso il
ristorante, dove dovevamo fare uno spuntino pre-partita, e non riuscivo a capire
perche` mi dicesse che una finale mondiale non era poi cosi` importante. E mi
chiedevo perche` mi raccontasse questo, dato che avremmo giocato alle otto. `Non
e` cosi` importante, nella vita ci sono tante altre cose belle, la famiglia,
l`amore, tante altre cose`, continuava a ripetermi. Gli ho chiesto perche` mi
stesse dicendo quelle frasi e lui mi rispose che avrei saputo poi, che mi
avrebbero raccontato` . Brutti ricordi lontani, il Fenomeno e` tornato e ha
voglia di stupire ancora. |