29/01/2007
Ma se Ronaldo ci crede può tornare il più grande
I denti da coniglione buono sono gli stessi,
ma lo scatto è appannato, e sulla robusta carrozzeria ossea i chili di
peso sono saliti da 75 a 90. Eccolo qui il Ronaldo versione 2006 quello
che fa fremere e dubitare i tifosi del Milan. Sarà davvero un buon
affare riportare in Italia il re del gol brasiliano? Se Capello e il
Real lo avevano emarginato, come potrà risorgere a trent’anni suonati
sotto le insegne del Milan? Nel sondaggio online di Quotidiano.Net vince,
per ora, il partito dei pessimisti. Gli innamorati di Ronaldo sono in
minoranza; più del 60 per cento dei lettori navigatori è convinto che
l’asso brasiliano abbia già scritto le pagine più significative della
sua carriera. Quei chili di troppo sarebbero l’indice di un disagio
fisico che annuncia la parabola discendente del campione, il suo lento
canto del cigno. Fra dolce vita, fidanzate modelle e paternità, Ronnie
ha perso lo smalto vincente dei suoi anni d’oro. E in questa stagione ha
giocato sette gare in tutto fra campionato e coppe varie.
Molte, come si evince, sono le ragioni dei pessimisti, eppure io credo
profondamente a una vera rinascita di Ronaldo. A trent’anni il re del
gol non può certo dirsi un campione consumato. Il calcio moderno è zeppo
di assi e cannonieri sempre più longevi (cito Klujvert e Bergkamp fra i
casi più clamorosi). Con le metodologie di allenamento di oggi, Ronnie
può allungare la sua carriera fino alle soglie dei 35-36 anni,
garantendo al Milan anche una prospettiva di lungo corso. Il nodo
centrale sta nelle motivazioni che portano il campione brasilano in
rossonero. E credo che queste siano altissime, visto che ha rifiutato
ricchissime offerte arabe e fior di petrodollari pur di tornare in
Italia. Se davvero Ronaldo vuole tornare ‘o rey del calcio moderno, il
Milan è il miglior ambiente possibile. I rossoneri hanno riciclato in
modo eccelso un campione momentaneamente perduto come Seedorf e possono
offrire al brasiliano un ambiente di lavoro perfetto. I laboratori
atletici di Milanello sono famosi in tutto il mondo per la qualità del
loro lavoro. E credo che in breve tempo Ronaldo verrà messo nelle
condizioni ideali per risorgere dalla sue ceneri. Cancellati i problemi
di peso, toccherà a lui trovare la via del gol e la piena intesa con i
compagni. E anche dal punto di vista tattico il Milan può giovarsi
enormemente dell’innesto di Ronaldo. La partenza di Shevchenko ha
lasciato un vuoto che solo una grande personalità umana e tecnica può
coprire. Un Ronaldo in salute, un campione pienamente ritrovato può
colmare questo buco nero.
E poi il re del gol si collocherebbe in modo felice nella scacchiera
tattica del Milan. Abituato a duettare con Kakà in nazionale, Ronnie
potrebbe replicare quelle felici intese in maglia rossonera. Magari
formando un tandem avanzato di gradissima suggestione con Gilardino.
Pensate alla mole fisica e alle qualità del brasiliano sposate
all’opportunismo e al fiuto del gol dell’ex del Parma. Pensate alla
capacità di Ronaldo di svariare sulla fasce, aprendo varchi importanti
nel cuore dell’area avversaria, dove Kakà o lo stesso Gilardino possono
incunearsi per colpire. Perché queste immagini non restino soltanto bei
sogni, serve che Ronaldo ritrovi prima di tutto se stesso. Se davvero
ama il calcio come dice, sono convinto che ce la farà.